Brucia

Brucia un piano der palazzo
che si piega e si deforma.
Brucia er pianto d’un ragazzo
che rinnega la sua forma.

Brucia il luogo dell’abuso.
Brucia forte nel ricordo.
Brucia il fuoco, più confuso,
co’ la morte già in accordo.

Brucia, brucia e brucia ancora
e non smette di bruciare.
Brucia il vuoto che divora,
non mi vuole abbandonare.

Er cielo piagne ed è ‘no strazio
che non bagna la mia ombra.
Er cielo piagne e lo ringrazio
ma è il mio pianto che lo inonda.

Tra le fiamme so’ rinchiuso
e il mio grido è cieco, sordo.
Il mio volo s’è concluso
violentato da un balordo.

Ricordo come fosse ora.
“È solo un gioco. Non gridare!”
So’ le lacrime di allora
a far bruciare cielo e mare.

avatar Er Farco (19 Pubblicazioni)

Labile. Instabile. Fragile.



11 commenti su “Brucia

  1. Sì è proprio triste ma tocca il cuore in modo profondo e fa pensare, sempre più bravi e incisi voi POETI!

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