T’aricordi de quann’eri un fiume ‘n piena
de parole straripanti, de passione?
Adesso, compensando, me fai pena.
Sei diverso. Stai cambiando. C’hai ragione.
È la nebbia della mente che te frena,
t’avvelena mentre cadi in confusione.
E te strega quella solita sirena…
Paranoia. Male oscuro. Depressione.
Nun sta’ così piegato co’ la schiena!
Ormai sei abituato a ‘sta prigione…
Ma ‘n vedi che respiri a malapena?
Ner còre hai custodito ‘n aquilone…?
T’aricordi quanno hai sciorto la catena?
No che ‘n te ricordi… era ‘n’illusione.
onesta
dice tutto… la condizione di tanti di noi..
Molto bella 🙂
bene o male ce semo passati tutti…
sento ogni parola.
Chi più chi meno o per qualsiasi ragione tutti hanno delle sbarre davanti a se tu le sai esternare ti invidio proprio tanto
…C’hai ragione…
Strappa pena
…
Vera!!!!
Vi ringrazio per le vostre poesie
Siamo tutti prigionieri di schemi e convenzioni sociali…LIBERARSENE…PAGA?
Grazie, tutt’e vorte che te leggo me fai pensa’ che noi avemo na signora lingua atro che’n dialetto. E quanto me fai manca a Roma da mia gioventu’…
Liberarsene forse vuol dire tornare a vivere….
Meravigliosa❤️
bravi!
ciao Poeti der Trullo con affetto vi seguo sete na forza
Siamo in molti con la schiena piegata, purtroppo.
Pazzesca
Bellaaaaa!
Bella pescata giaaaa.
Ciao ragazzi, segnalo che vi ho inviato un messaggio privato su FB ma non mi risulta che lo abbiate visualizzato. Un saluto!
Eccome è proprio vero bravi
Aihme’ anche io mi ci rivedo! Complimenti in ogni caso
Perfetta amica
bellissima
Na chicca!