Foje morte

M’hanno messo a riccoje ‘e foje morte ner giardino
de ‘n parco che conosco fin da quanno ero un bambino.
Vivace, scarmanato, ero un picchio de innocenza…
‘Ste foje, in verità, nun l’ho mai viste in precedenza.

E adesso eccome qua, coi miei pensieri rinsecchiti.
Tra rastrello e scopettone c’ho i diti intorpiditi.
Sposto ‘e foje e le raccolgo, facendo dei mucchietti
che a vedelli da lontano sono come tanti letti.

Ed è l’occhio der poeta a nota’ cose che ‘n ce stanno…
In tra ‘ste foje collassate a me me sembra de vede’
emozioni de ‘na vita che, dopo un lungo affanno,

so’ cadute abbandonate, senza chiedese er perché.
Tutt’a un tratto, all’improvviso, co’ ‘r soffio der tiranno,
ariva er vento capriccioso e le porta via con sé.

avatar Inumi Laconico (33 Pubblicazioni)



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